Conclusa la sua
parabola di regina del Mediterraneo, Pisa seguì
da allora le sorti della Repubblica fiorentina e
poi della signoria medicea, che favorì la sua progressiva
ripresa.
Lorenzo il Magnifico
assecondò la vocazione culturale della città e diede
all’Università la nuova sede di Palazzo della Sapienza;
più tardi Cosimo
I e Ferdinando I de’ Medici portarono a compimento
la riorganizzazione dell’ateneo, che divenne da
allora il fulcro della città e il suo più marcato
segno d’identità.
L’annessione al regno d’Italia nel 1860 coincise
con una netta crescita urbanistica ed economica;
il nucleo antico
dell’abitato, rimasto intatto nel periodo post-unitario,
venne purtroppo danneggiato dai bombardamenti del
1943.
La rapida ricostruzione del dopoguerra ha modificato
ma non snaturato la fisionomia di questa città unica,
che vanta un patrimonio monumentale tra i più importanti
del mondo,
a cominciare da Piazza del Duomo meglio nota come
Campo dei Miracoli:
un’espressione
eccelsa dell’arte romanica e della civiltà medievale,
che appartiene idealmente all’intera umanità.
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