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Tutto ciò che è utile sapere per chi vive, studia o viene
in vacanza a Pisa, la città della meravigliosa Torre Pendente...
ma non solo!
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- Il Valdarno
da Pisa a Pontedera
Il territorio
di Pisa si innesta sulla linea sottile dell’Arno, che
dodici chilometri a ovest dal capoluogo sfocia nel Tirreno
e ad est si inoltra per lungo tratto tra le colline
appenniniche, alle pendici del Monte Pisano. E’ dunque
il “fiume sacro” della Toscana, insieme ai suoi affluenti,
a scandire il nostro percorso tra borghi ricchi di storia
e arte, degni della città-capolavoro intorno cui gravitano.
Andando da Pisa verso la costa presto si incontra la
Basilica di San Piero a Grado, che fu edificata nell’XI
secolo là dove in età romana si estendeva il porto fluviale,
e dove secondo la leggenda sarebbe sbarcato San Pietro
proveniente dalla Siria. Oggi il luogo è aperta campagna
e la basilica sorge isolata, quasi un miraggio nella
pianura. Le tre grandiose absidi in tufo livornese,
rivolte a oriente, hanno assunto con il tempo bagliori
dorati e il loro ornamento superiore ad archetti è tra
i più eleganti del Romanico pisano. Nell’interno a tre
navate ci attende un ampio repertorio di scultura medievale,
insieme agli affreschi gotici di Deodato Orlandi ispirati
a quelli della prima fabbrica di San Pietro in Vaticano.
Un altro straordinario edificio religioso è la Certosa
di Pisa, situata nel territorio di Calci, tra gli uliveti
a perdita d’occhio della Val Graziosa. La chiesa e il
monastero risalgono al 1366, ma il complesso fu totalmente
trasformato tra il XVII e XVIII secolo secondo i moduli
del Barocco; alla ristrutturazione pose mano soprattutto
l’architetto pisano Giovanni Battista Cartoni, mentre
la decorazione a stucchi e affreschi reca la firma dei
fratelli bolognesi Rolli e del ticinese Angelo Somazzi.
Se la chiesa si impone per la monumentalità fastosa,
il convento affascina per le atmosfere solenni e rarefatte,
così come per l’eleganza della Sala Granducale e del
Chiostro Grande. I monaci non abitano più qui dal 1972
e oggi la Certosa è quasi completamente accessibile
al pubblico; parte degli ambienti ospita il Museo di
Storia Naturale e del Territorio, una delle più prestigiose
istituzioni dell’Università di Pisa.
Dal borgo di Calci, il cui fulcro è la bella pieve romanica
dedicata ai santi Giovanni ed Ermolao, sono quasi a
portata di mano le terme di Uliveto e quelle di San
Giuliano, famose non solo per le virtù curative a tutto
campo delle loro acque, ma anche per i frequentatori
illustri: un elenco che include Shelley, Byron, Alfieri,
Montaigne e Paolina Borghese. Costeggiando verso est
l’Arno si è presto anche a Càscina, dove l’artigianato
del legno è antica tradizione e si concentrano oggi
alcuni tra i maggiori mobilifici della provincia; il
centro storico, raccolto intorno alla piazza della Chiesa,
conserva un gioiello del Romanico come la Pieve di Santa
Maria.
Più avanti, alle soglie della Val d’Era, compare Vicopisano,
antico borgo rurale che per tutto il XV secolo appartenne
a Firenze. La Pieve romanica fondata intorno al Mille
conserva una pregevole Deposizione lignea e il Palazzo
Pretorio è una delle più eleganti architetture civili
del Trecento pisano; la prima e più forte immagine è
però quella offerta dalle mura e dalle torri, ristrutturate
intorno al 1406 da Brunelleschi. Il Cassero e il Mastio,
le torri Gemelle, del Soccorso e dell’Orologio, la gotica
Torre delle Quattro Porte sono gli elementi di spicco
del nucleo antico, stretto intorno a piazza Cavalca
e a via Lante. Un paesaggio urbano di pietra e terracotta,
capace di convivere in perfetta armonia cromatica con
le verdi balze del Monte Pisano e delle Cerbaie. Seguendo
ancora l’Arno verso est siamo a Pontedera, centro industriale
e nodo viario tra i più importanti della regione: un
baricentro in cui si incontrano il Valdarno e la Valdelsa,
e oltre il quale il territorio di Pisa si salda a quello
di Firenze, in un fitto gioco di rimandi storici e suggestioni
artistiche.
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