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La XXXV
Mostra mercato del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi
si svolgerà il 12-13/11/2005; 19-20/11/2005 e 26-27/11/2005
Potete
scaricare in formato le informazioni relative alla Mostra
Mercato, il regolamento della mostra, la domanda di
partecipazione e ogni altra informazione |
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Mostra precedente
La XXXIV MOSTRA
DEL TARTUFO BIANCO DI SAN MINIATO SI SVOLGERA'
- 13/14
NOVEMBRE 2004 - - 20/21 NOVEMBRE 2004 -
- 27/28 NOVEMBRE 2004 -
Inoltre vi segnaliamo
XVIII Fiera marcato del Tartufo
di Corazzano il 2/3 Ottobre 2004
XXV Sagra del Tartufo e del
Fungo di Balconevisi il 16/17 Ottobre 2004
Un antico detto popolare, ancor oggi insegnato ai bambini
della campagna samminiatese, dice che fra Doderi, Montoderi
e Poggioderi
(tre siti di cui resta traccia nei documenti medievali dell’Archivio
Storico di San Miniato) c’è un vitello d’oro.
Parrà strano, ma in quel triangolo nella Valdegola sta il
cuore della zona tartufigena samminiatese.
Il Tartufo Bianco delle Colline Samminiatesi, una zona geografica
di produzione che si estende verso la campagna pisana interna,
è il Tuber Magnatum Pico, il Cibo dei Re, il fungo sotterraneo
più pregiato, che si trova, a pochi centimetri di profondità,
in un numero limitato di aree predilette dalla natura per
la particolare, quasi misteriosa combinazione di fauna forestale
e di sostrato geologico.
Scriveva Brillat Savarin: “il
tartufo può rendere le donne più tenere e gli uomini più amabili”.
E, poverino, si riferiva solo al tartufo nero del Périgord.
Di queste aree predilette del “tartufo bianco”, San Miniato
detiene più primati.
Suo è il tartufo più grande
mai rinvenuto, un profumatissimo tubero di 2.520 grammi che
fu donato nel 1954, con grande risalto, al Presidente degli
U.S.A. Truman.
Ma suo è anche un primato di
qualità, dovuto non solo alla fertilità dei boschi, ma anche
all’accuratezza e al profondo rispetto per l’ambiente con
cui avviene l’attività di raccolta.
Regolato da un severo disciplinare e da una legge regionale
che ne definisce le modalità di raccolta e di commercializzazione,
il Tartufo Bianco di San Miniato popola le tavole dei migliori
ristoranti del mondo.
Con moderazione e selettività,
giacché breve è la sua stagione (i tre mesi di ottobre, novembre
e dicembre) e limitata la sua produzione.
Il valore del Tartufo Bianco di San Miniato, infatti, sta
nella sua rarità. La tradizione del tartufo, a San Miniato,
affonda le radici nel Medioevo.
Ma è da poco più di 100 anni
che l’attività di raccolta è organizzata per gruppi familiari
della zona, i cosiddetti tartufai.
Più che cercatori, famiglie
cercatrici ognuna con i suoi segreti tramandati da generazioni,
i suoi cani da tartufo e i suoi sentieri nascosti nei boschi
di querce, di pioppi e di lecci.
Da 25 anni è stata costituita a San Miniato l’Associazione
Tartufai delle Colline Samminiatesi, che raggruppa più di
400 cercatori delle Valli dell’Egola, dell’Elsa e dell’Era,
tutti affluenti dell’Arno.
Ma Tartufo non è soltanto gusto inimitabile: è anche mercato
e cultura locale. Da 30 anni si tiene a San Miniato la Mostra
Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, che trasforma
la Città, nell’intero mese di novembre, in un grande laboratorio
del gusto a cielo aperto. Fanno da corona al Tartufo, esposto
nella storica piazza del Duomo, posta ai piedi del colle della
Rocca, i mercati delle altre piazze, dove i sapori tipici
delle Colline Samminiatesi sono offerti insieme ai sapori
e alle specialità delle altre Città del Gusto italiane.
Ma la Mostra Mercato Nazionale non è che l’acme di questa
straordinaria offerta stagionale.
Nel cuore della terra
tartufigena, in mezzo ai boschi e alla campagna, feste più
intime e nascoste anticipano in ottobre l’offerta nei piccoli
paesi delle più antiche dinastie di tartufai: la Festa di
Corazzano, ai piedi della Pieve romanica di San Giovanni Battista,
la Festa di Balconevisi, l’antico borgo della famiglia fiorentina
degli Strozzi, dove ogni contrada partecipa a un Palio corso
da paperi.
E nel marzo a Cigoli, la patria
di Ludovico Cardi che contende al Correggio la palma del Manierismo,
è possibile assaggiare il Tartufo Marzuolo.
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Pisa
> San Miniato > XXXIV mostra del tartufo bianco |
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