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Sistema Museale |
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Un tale patrimonio
artistico ha reso San Miniato la sede naturale di un
esperimento condotto dall’
Amministrazione Comunale,
dalla Soprintendenza e dalla Fondazione della Cassa di
Risparmio di San Miniato: la realizzazione di un
sistema museale che, invece di risolversi nella
concentrazione delle opere in un unico luogo di
esposizione, traccia un itinerario urbano in otto
luoghi nei quali le opere possono essere fruite nel
loro contenitore naturale.
Il primo degli otto poli è il Museo Diocesano d’Arte
Sacra, nato nel 1966. Il secondo è l’Oratorio del
Lorentino.
Il terzo è posto al primo piano di Palazzo Roffia, lungo la strada che dalla Piazza del Seminario
conduce verso il centro cittadino.
Il quarto è il
nucleo nascente del Museo Archeologico, situato negli
spazi ipogei del complesso monastico di San Domenico,
a lato dei Chiostri aperti al pubblico, che contiene
le testimonianze della San Miniato etrusca e romana.
Il quinto polo, più distante dal centro, è il
conservatorio di Santa Chiara, antica sede delle
Clarisse.
Il sesto è collocato all’interno di Palazzo
Migliorati, nella sede dell’Accademia degli Euteleti,
nata nel 1822 dall’Accademia dei Rinati, che a sua
volta fu fondata nel 1748 a rinnovare la prima
Accademia di Scienze e Lettere sorta a San Miniato nel
Seicento, quella degli Affidati.
Il settimo polo è
rappresentato dalla Via Angelica, ulteriore spazio
ipogeo della chiesa domenicana, opposto rispetto al
prospetto a quello del Museo Archeologico.
L’ottavo è, infine, la Rocca Federiciana, che conclude
questo virtuale itinerario non comprendono opere, ma
rendono possibile osservare, dalla sua sommità, la
particolare struttura della Città disegnata sui
crinali delle colline e l’intera piana centrale
dell’Arno.
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