BATTISTERO DI SAN GIOVANNI FIRENZE
Battistero di San Giovanni, amato, tra gli altri, da Dante e da Michelangelo Buonarroti, è splendidamente decorato sia all'esterno sia all'interno; abbellito dalle migliori maestranze cittadine, è famoso soprattutto per i mosaici della cupola e per la porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti; le misteriose origini storiche del monumento e i tanti avvenimenti ai quali ha fatto da teatro ne accrescono la storia enigmatica.
Il battistero dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città di Firenze, sorge di fronte al duomo di Santa Maria del Fiore, in piazza San Giovanni.
Inizialmente era collocato all'esterno della cerchia delle mura, ma fu compreso, insieme al duomo, nelle mura realizzate da Matilde di Canossa ("quarta cerchia"). In origine era circondato da altri edifici, come il palazzo Arcivescovile che arrivava molto più vicino, i quali vennero abbattuti per creare l'attuale piazza. Il battistero ha la dignità di basilica minore.
Il battistero si trova fra piazza del Duomo e piazza San Giovanni, fra il duomo e l'arcivescovado, nel centro religioso della città. La facciata principale dell'edificio ottagonale è rivolta ad est, verso il duomo, mentre l'abside si trova verso ovest.
Ha pianta ottagonale, con un diametro di 25,60 m, quasi la metà di quello della cupola del Duomo. L'ottagono è già figura tipica dei battisteri, soprattutto medievali e di ispirazione bizantina, di cui l'ipotesi più probabile è quella di ricordare l'"ottavo giorno" della settimana, che nel Nuovo Testamento del Cristianesimo è simbolo di Resurrezione ed Eternità.
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