mercoledì 27 novembre
2002
IL
MONDO GUARDA LA «NUOVA» TORRE DI PISA;
Dieci anni di restauro in mostra al Palazzo di Vetro
dell'Onu
Il 4 dicembre a New York sarà presentata ai mass
media americani l'iniziativa che si svolgerà la
prossima estate Voleranno in Usa le massime
istituzioni locali compreso l'arcivescovo Plotti
PISA. Spedizione delle istituzioni pisane a New York
nel prossimo fine settimana. L'obiettivo è, il 4
dicembre, una maxi conferenza stampa da tenere al
Palazzo di Vetro dell'Onu sul progetto «The leaning
Tower. Ten years of restoration», ovvero «La Torre
pendente. Dieci anni di restauri». L'iniziativa
consiste in una mostra e in un seminario sui lavori
di salvaguardia del campanile di Piazza dei
Miracoli, che si svolgeranno, sempre al Palazzo di
Vetro, non più a maggio 2003, come inizialmente
previsto, ma in estate (luglio o agosto).
Questo perché, ed è motivo di orgoglio, oltre che
una novità assoluta, l'Unesco - in occasione
dell'Anno delle Nazioni Unite per i Beni Culturali -
ha voluto che il progetto pisano aprisse le sue
attesissime manifestazioni di New York. Da
considerare che la Torre di Pisa è stata scelta tra
i simboli mondiali del «patrimonio dell'umanità»
insieme ad altri tre monumenti, ma questi devono
ancora essere scelti!
La nostra Torre si appresta così a diventare
«modello» internazionale del cosiddetto know-how
tecnico-scientifico italiano sul restauro, insomma
l'insieme del sapere e delle conoscenze nel settore.
L'altro elemento essenziale della manifestazione,
che ha come soggetto capofila la Provincia, è la
promozione dell'immagine di Pisa, del suo
territorio, delle sue bellezze dall'altra parte del
mondo, soprattutto a fini turistici.
La delegazione (che sarà ospite della Missione
Italiana Permanente all'Onu) sarà composta dal
presidente della Provincia Gino Nunes, dal sindaco
Paolo Fontanelli, dall'arcivescovo Alessandro Plotti,
dall'assessore provinciale alla cultura Aurelio
Pellegrini, dal presidente del comitato di
salvaguardia della Torre Michele Jamiolkowski, dal
deputato dell'Opera Primaziale Enrico Casini, dal
vicepresidente del consiglio provinciale Enzo
Biagioni e dal curatore della mostra, l'architetto
Alessandro Sonetti.
Mercoledì 4 dicembre, alla presenza
dell'ambasciatore per l'Italia all'Onu Sergio Vento
e del vicedirettore generale dell'Unesco per la
cultura Mounir Bouchenaki, la delegazione illustrerà
in dettaglio ai media statunitensi e ai
corrispondenti della stampa italiana a New York il
progetto di allestimento della mostra, le tecniche
usate per il consolidamento e il restauro, il
modello di sviluppo economico legato alla
valorizzazione del patrimonio culturale ed
ambientale, oltre all'idea di turismo sostenibile
promossa dagli enti locali.
Questa iniziativa, come ricorda l'assessore Aurelio
Pellegrini, rientra nell'ambito del progetto
«America!» che l'amministrazione provinciale ha
inaugurato dal 1996, prima con la mostra dedicata a
Biduino e successivamente con le esposizioni
sull'arte etrusca del museo Guarnacci di Volterra e
sulle antiche navi romane di San Rossore.
«La manifestazione di New York - aggiunge il sindaco
Paolo Fontanelli - si inserisce in una fase in cui
si registra un evidente calo di turisti provenienti
dagli Usa dopo i tragici fatti dell'11 settembre, e
quindi appare ancora più opportuna dal punto di
vista della promozione della nostra realtà».
Monsignor Plotti, che sottolinea l'importanza «di
presentare la Torre nel contesto complessivo della
Piazza», a New York imposterà il suo intervento sul
tema della «Tutela del patrimonio culturale,
architettonico, ecclesiastico come simbolo dei
valori di accoglienza, solidarietà e tolleranza».
Uno degli sponsor principali della spedizione pisana
è la Sat, la società di gestione dell'aeroporto
Galilei. Per l'amministratore delegato Piergiorgio
Ballini, «il contributo della Sat all'iniziativa
negli Usa serve per ribadire il ruolo dell'aeroporto
come struttura sempre più legata al territorio in
cui opera».
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