BASILICA DI SANTA CROCE A FIRENZE
La basilica di Santa Croce è una delle più grandi chiese officiate dai Francescani. Una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, con capolavori come la Cappella dei Pazzi di Brunelleschi, è nota come "Il tempio dell'Itale glorie" per le numerose sepolture di sommi artisti, letterati e scienziati che racchiude, come Donatello, Michelangelo, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Luigi Cherubini, Lorenzo Ghiberti, Gioachino Rossini, Leon Battista Alberti, Ugo Foscolo e molti altri.
La basilica di Santa Croce, nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese officiate dai francescani e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia. Č nota come Tempio dell'Itale glorie per le numerose sepolture di sommi artisti, letterati e scienziati che racchiude. La definizione risale al carme Dei Sepolcri di Ugo Foscolo in un passo in cui l'autore definisce Firenze:
« ma più beata che in un tempio accolte
serbi l'itale glorie, »
(Ugo Foscolo Dei Sepolcri, vv.180 e segg.)
Nonostante sia una chiesa cattolica, vi sono anche sepolture di persone non credenti, come lo stesso Foscolo. La prima personalità qui inumata fu Leonardo Bruni, mentre l'ultima persona sepolta effettivamente in Santa Croce fu Giovanni Gentile nel 1944, ma nel dopoguerra verranno apposte delle targhe commemorative, come quella per Enrico Fermi, la cui tomba si trova negli Stati Uniti dove morì nel 1954.
Santa Croce è un simbolo prestigioso di Firenze, il luogo di incontro dei più grandi artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici, che determinarono, nella buona e cattiva sorte, l'identità della città tardo-medievale e rinascimentale. Al suo interno trovarono inoltre ospitalità celebri personaggi della storia della Chiesa come san Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi, sant'Antonio da Padova, san Bernardino da Siena, san Ludovico d'Angiò. Fu anche luogo d'accoglienza per pontefici come Sisto IV, Eugenio IV, Leone X, Clemente XIV. Ha il rango di Basilica minore.
Santa Croce come pantheon degli artisti
Le navate sono rischiarate da numerose vetrate, spesso risalenti al Tre e Quattrocento.
La basilica custodisce innumerevoli tombe. Solo sul pavimento sono disseminate 276 lastre di marmo con rilievi e stemmi intarsiati e molti monumenti funebri si trovano sulle pareti tra gli altari vasariani (molte di uomini illustri), nonostante uno sfoltimento avvenuto all'inizio degli anni sessanta, che rimosse gran parte delle tombe aristocratiche ottocentesche, oggi sistemate in un corridoio sotto la loggetta del Chiostro Grande.
Sebbene la basilica fosse stata usata come luogo di sepoltura di molti personaggi illustri, al pari di molte altre chiese, è solo nell'Ottocento che diventò un vero e proprio pantheon di personaggi celebri legati all'arte, alla musica e alla letteratura. Nel 1871 infatti veniva qui sepolto con una affollatissima cerimonia pubblica Ugo Foscolo, morto nel 1827 a Turnham Green, secondo il suo stesso desiderio di essere sepolto accanto ad altri grandi personaggi toscani come Michelangelo e Galileo.
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