Una Torre sempre meno
pendente
Pisa, la cura funziona: monumento "sicuro" entro il 2001
La cura fa bene alla Torre. La raddrizza di quel poco che
le permette di stare meglio in piedi. Per ora con l'ausilio delle stampelle, cioè con le
opere temporanee di salvaguardia come le "breblle", la cerchiatura e i
contrappesi. E fra due anni e mezzo da sola, grazie alla sottoescavazione controllata la
cui fase sperimentale, iniziata alcune settimane fa, sta dando risultato ritenuti dal
comitato degli esperti "molto buoni" (la pendenza è diminuita in alcune
settimane di lavori di 1,5 millimetri). Se non vi saranno intoppi, entro il 2001 il
celebre monumento sarà posto in condizioni di sicurezza.
Il comitato degli esperti si è presentato quasi al completo davanti ai giornalisti nella
consueta conferenza bimensile. Con una notizia buona e una cattiva. Quella buona ve
l'abbiamo già data, cioè la diminuzione della pendenza. Quella cattiva riguarda
l'"ordinario" ritardo nell'approvazione della legge per la Torre.
"Siamo di fronte alla solita, ricorrente preoccupazione - ha detto il presidente del
comitato, Michele Jamiolkowski - , ed è quella che la legge sulla Torre, compresa in un
disegno di legge Omnibus, è ritornata al Senato nella cui sede ci sono obiezioni che non
riguardano il Campanile, ma altri monumenti e opere d'arte, e che ne fanno ritardare
l'approvazione. Il comitato formalmente non avrebbe più poteri tanto che portiamo avanti
solo i lavori decisi prima della scadenza. Se tra un mese e mezzo la legge non sarà
approvata, ci troveremo di nuovo alla paralisi nella fase tra l'altro decisiva dei
lavori".
Dovrebbe comunque essere l'ultima tribolazione per il comitato. Jamiolkowski spiega il
perchÈ. "Il disegno di legge in discussione al Senato - dice - è stato leggermente
modificato. Sono stati inseriti due nuovi commi. Il primo riguarda la delega al governo di
prolungare il mandato al comitato, senza bisogno quindi che il provvedimento ritorni in
Parlamento. Il secondo, richiama l'attenzione del legislatore sul fatto che il comitato,
nelle more dell'approvazione, sta svolgendo regolarmente il suo mandato".
Il prof. Carlo Viggiani membro del comitato di salvaguardia, da buon napoletano fa gli
scongiuri ma nei suoi occhi brilla ottimismo.
"Questa prima fase di sottoescavazione sperimentale - dice - sta dando i risultati
sperati. Iniziata circa un mese fa, ha portato a una riduzione della pendenza di 1,5
millimetri. E abbiamo solo compiuto un terzo dei lavori a conclusione dei quali è
prevedibile che la diminuzione dell'inclinazione sarà di 4,5 millimetri. "Se
precediamo così fino alla conclusione del saggio di prova, quindi tra due mesi - aggiunge
il prof. Viggiani già prima dell'estate potremo iniziare la sottoescavazione definitiva
che ci porterà in due anni, forse qualcosina di più, a concludere i lavori di
salvaguardia".
Intanto ammonta già a due tonnellate la terra escavata a circa un metro di distanza dalla
base della Torre e ad una profondità di sei metri grazie all'ausilio di dodici tubi
lunghi 14 metri a cui sono attaccati "cavatappi" meccanici.
Resta dunque il problema finanziario. "Nelle nostre casse - dice il presidente
Jamiolkowski - è rimasto soltanto un miliardo e mezzo che non basterà sicuramente per
concludere i lavori se non sarà approvata la legge in Parlamento che prevede appunto lo
stanziamento di altri finanziamenti necessari per completare i lavori entro il 2001 (dal
1997 fino ad oggi sono stati spesi circa 6 miliardi di lire; n.d.r.)". |