Successo oltre le
previsioni dell'esperimento con la sottoescavazione
Torre sempre più dritta
La pendenza già diminuita di 11 millimetri
Torre di Pisa sempre meno pendente. Il raddrizzamento con
la sottoescavazione è risultato superiore alle aspettative: al dieci maggio il recupero
della pendenza era di 11 millimetri quando era previsto che se ne recuperassero 12 a fine
maggio, a conclusione dell'esperimento. La sottoescavazione nella zona di contropendenza
del monumento è iniziata il 20 febbraio. L'annuncio lo ha dato il presidente del comitato
internazionale di salvaguardia Michele Jamiolkowski. I lavori definitivi inizieranno a
fine agosto con l'asportazione di alcune centinaia di metri cubi di terreno. Nel giro di
un anno la Torre dovrebbe ridurre lo strapiombo di 35-40 centimetri.
Si riduce ancora la pendenza della Torre
Alla presidenza della Primaziale il favorito sembra essere Pacini
La pendenza della Torre si è ridotta di 11 millimetri. Se tutto andrà bene come i test
annunciano, il campanile dovrebbe ridurre la pendenza di 4045 centimetri. Il lavoro
dovrebbe terminare entro un anno. Nel 1999 saranno spesi tre miliardi e nel 2000 ci
vogliono altri tre miliardi per terminare. Queste preoccupazioni oggi non ci sarebbero se
il Senato avesse approvato la legge sui musei in cui è inserita anche la legge sul
finanziamento alla Torre.
Intanto, il prefetto di Pisa, sentito anche l'Arcivescovo monsignor Alessandro Plotti, ha
provveduto a firmare l'atto di nomina della Deputazione dell'Opera della Primaziale,
l'ente che sovrintende tutti i monumenti di piazza dei Miracoli. Dei vecchi membri sono
stati confermati Pierfrancesco Pacini, presidente della Camera di commercio, Ottavio
Banti, docente di storia medievale all'Università di Pisa. Il presidente uscente, Ranieri
Favilli, lascia per motivi personali. I cinque nuovi membri sono l'ex sindaco di Pisa
Piero Floriani, il direttore della Scuola Normale Superiore Franco Bassani, Giovanna
Giannini dirigente della prefettura di Pisa e segretaria della commissione degli esperti
per la Torre di Pisa, monsignor Ferdinando Verona e Enrico Casini, gia presidente della
Camera di commercio di Pisa. La Deputazione della Primaziale si riunirà tra qualche
giorno per la nomina del presidente: indiscrezioni fanno il nome di Pacini.
La Torre di Pisa pende sempre meno
L'escavazione sta dando ottimi risultati. A settembre ultimi lavori con 36 sonde
La sottoescavazione preliminare sul lato nord della Torre continua a dare ottimi
risultati. La pendenza del monumento si è ridotta di 11 millimetri. Dal 20 febbraio
scorso, giorno in cui sono iniziati i test con le sonde che effettuano il carotaggio
(prelievi di terreno a una profondità di 5 metri), il famoso campanile si è raddrizzato
sempre più. A metà marzo, la pendenza (i tecnici si riferiscono allo strapiombo della
Torre) si era ridotta di un millimetro e mezzo.
A metà apriIe si raggiungevano i 7 millimetri andando oltre la previsione (6 millimetri)
che il comitato internazionale per la salvaguardia della Torre aveva ipotizzato a gennaio.
Ora, l'ultimo dato comunicato dal presidente del comitato, il prof. Michele Jamiolkoswki,
indica un recupero di 11 millimetri.
La tabella di marcia del comitato prevede d'iniziare ai primi di settembre la
sottoescavazione definitiva con l'utilizzo di 36 sonde (invece delle 12 iniziali). Se
tutto andrà bene come i test annunciano la Torre dovrebbe ridurre la pendenza di 40-45
centimetri. "La Torre ha avuto modo di spiegare Jiamiolkowski avrà una stabilità
assicurata per tre secoli".
Il lavoro dovrebbe terminare entro un anno. Quindi non si esclude come era stato
annunciato nel corso della visita del ministro dei Beni Culturali Giovanna Melandri, un
mese fa a Pisa - che la Torre possa essere riaperta alle visite dei turisti, ma solo
attraverso un numero limitato.
Sono senz'altro buoni, anzi ottimi i risultati per una commissione il cui mandato è
scaduto nel dicembre dell'anno scorso. E i calcoli da fare non riguardano solo quelli
complessi della riduzione della pendenza, ma anche quelli più concreti dei soldi con cui
finanziare i lavori. Quest'anno saranno spesi tre miliardi e nel 2000 ci vogliono altri
tre miliardi per terminare. Queste preoccupazioni oggi non ci sarebbero se la commissione
istruzione-cultura del Senato (come avrebbe dovuto fare già da tempo) avesse approvato il
provvedimento "Omnibus" per i musei in cui è compreso il rinnovo del comitato
per la salvaguardia della Torre al dicembre '99 e la sanatoria per le decisioni prese dal
comitato fino all'approvazione della legge. Inoltre, in questa legge è inserito anche il
finanziamento dei lavori della Torre per il prossimo anno.
Il prof. Jamiolkowski lo ha ricordato alla Presidenza del Consiglio che finanzia "Il
progetto Torre", i lavori per la Torre di Pisa. Un ritardo che intanto, ha fatto
sentire il suo peso. "Un primo effetto - ha detto Jamiolkowski - è stato il
rallentamento dell'organizzazione del convegno internazionale che abbiamo fissato a Pisa
per l'8 e 9 luglio, e nel quale presenteremo alla comunità scientifica internazionale,
per una discussione e un confronto, i risultati del nostro lavoro, prima di partire con la
vera sottoescavazione. Gli inviti per i relatori non sono ancora partiti".
Intanto, si fa il nome di Piefrancesco Pacini presidente della Camera di Commercio di
Pisa, quale prossimo presidente dell'Opera della Primaziale al posto di Ranieri Favilli. |