Pisa, Torre
riaperta nel 2001
Soldi forse già entro ottobre,
monumento salvo in 18 mesi
«La sottoescavazione ha dato risultati davvero eccellenti»
PISA. Fra 18 mesi la Torre sarà salva. Se
tutto andrà bene sarà quindi riaperta entro la primavera del 2001. Tutto dipende dai
finanziamenti. Dovranno arrivare entro la fine di ottobre. Se così fosse a novembre
comincerà la fase vera e propria della sottoescavazione del terreno, in grado di ridurre
la pendenza del Campanile di 40 centimetri: quanto basta per farla restare in piedi alcuni
secoli, senza rischi.
I finanziamenti (3 miliardi) sono contenuti nella legge sull'assestamento del bilancio
dello Stato già approvato alla Camera e ora al vaglio del Senato, «che _ ha detto il
presidente del comitato degli esperti, Michele Jamiolkowski _, a meno di sorprese, sarà
approvata entro breve tempo, forse già venerdì prossimo». Jamiolkowski ha poi dato
notizia del completamento del rinforzo strutturale del Campanile, mentre sta per essere
definito il progetto per il restauro dei materiali. «Possiamo passare alla fase
definitiva dei lavori _ ha detto il prof. Carlo Viggiani, uno dei componenti del comitato
_ perché la sottoescavazione sperimentale ha dato risultati eccellenti, tanto che abbiamo
potuto togliere dalla base della Torre tre lingotti di piombi degli 84 complessivi, visto
che il celebre monumento ha ridotto la sua pendenza di 3,3 centimetri, tornando alla
pendenza di 15 anni fa. Gradualmente, andando avanti con la sottoescavazione, toglieremo
di volta in volta altri lingotti, fino alla loro totale abolizione, una volta completata
l'opera».
Il dott. Pierfrancesco Pacini, presidente dell'Opera della Primaziale, è intanto
preoccupato per il ritardo dei lavori, dovuto purtroppo a cause di forza maggiore.
«Ritardi _ dice _, che in vista del Giubileo ormai alle porte, ci procurano dei danni
soprattutto dal punto di vista estetico. Noi abbiamo rimediato eliminando le transenne,
che oggi ci permettono una migliore godibilità della piazza. Resta purtroppo la bruttura
del cantiere. Qui cercheremo di limitare l'impatto ambientale e anche di dare informazioni
ai visitatori sul perché la Torre è così ingabbiata. Metteremo dei pannelli in almeno
quattro lingue, per una migliore lettura dei monumenti ma anche per illustrare le opere di
salvaguardia».
Per il 2000, il comitato spera di essere riconfermato «senza altre perdite di tempo» e
ottenere i 4 o 5 miliardi necessari per concludere definitivamente gli interventi alla
Torre, compresi quelli strutturali. |