Ateneo Nel sito Internet sull'arte
medievale pisana mancano.... Torre e battistero. Clamorosa denuncia di un noto prof Museo o "arrosto informatico" ?
"Un vero arrosto informatico". Questa la colorita
ma dura definizione che dalla sezione-architettura del "museo virtuale"
sull'arte medievale pisana, recentemente uscito su Internet, dā un esperto del calibro
del professor Piero Pierotti. Al quale, appunto come illustre addetto ai lavori, ci siamo
rivolti per averne un giudizio sulle pagine WEB prodotte dall'Alfea Cinematografica in
collaborazione con Soprintendenza, Scuola normale superiore e Cnuce-Cnr.
Come prima sorpresa, ci spiega il docente (di Storia dell'architettura medievale al
dipartimento universitario di storia delle arti), se digitiamo la voce architettura
"le risposte sono 44: vi troviamo perfino i bacini islamici tunisini, ma non vi sono
nč la Torre, nč il duomo, nč il battistero, nč il Camposanto monumentale".
Continuando a cliccare si vede che la cattedrale compare sotto l'icona edifici, per cui in
sostanza, č la critica di Pierotti, "il motore di ricerca non sempre funziona, la
bibliografia č insufficiente, vi sono persino nomi storpiati, trascrizioni imprecise,
date sbagliate. Nella lista delle chiese medievali - rileva ancora il professore - ne
compare addirittura una costruita in... cemento armato. Visto che si tratta di una veste
non definitiva, converrebbe ritirare il Web, correggerlo e semplificarlo. Presentandolo
cosė in tutto il mondo non ci fa fare certo una bella figura". E Pierotti va oltre:
"S'inizia in inglese fin dal titolo (Medieval Art in Pisa), ma poi tutto il resto č
in italiano. Le pagine sono prolisse, difficili a leggere sullo schermo. Molte immagini
sono pesanti e lente a comparire". E neppure, osserva il docente, figura una
direzione scientifica, cosicchč non si sa a chi dare la responsabilitā dei contenuti.
Inutile obiettare che "purtroppo č costume sottopagare gli schedatori", perchč
"questi dovrebbero almeno esser ben diretti. Costruire pagine Web non comporta
difficoltā, a meno che, come qui, non ci si complichi la vita da soli.
Io - esemplifica il prof - insegno ai miei studenti a costruire direttamente Web e Cd-rom,
perchč c'č il rischio che l'uso e abuso dello strumento informatico portino alla
distorsione dei contenuti". Cosė dicendo ci apre un Web sulla Torre realizzato senza
costi per la comunitā (per l 'altro si parla di alcune centinaia di milioni) da una
laureanda. Inevitabile la domanda (senza risposta) del cronista: ma perchč, se in Rete
c'erano giā queste pagine, nessuno ne ha tenuto conto? |