Torre, occorre intervenire subito per diminuire
l'inclinazione
Servizio di
Giorgio Gentilini
La presenza dell'avvallamento del terreno intorno alla Torre pendente del Duomo, come pure
la presenza delle vie lastricate romame, contigue al Campanile, scoperte il secolo scorso
ed anche recentemente, che sono ad un livello sensibilmente inferiore rispetto al piano di
pavimenti romani a mosaico rinvenuti, molti anni fa, nella piazza del Duomo dal lato del
Camposanto, evidenziano, nella zona intorno al Campanile, una depressione un abbassamento
del suolo definito con termine tecnico sudsidersa.
Questo evento, è logico pensarlo, si è certamente manifestato al tempo della costruzione
del Campanile, che ha influito sull'equilibrio statico del terreno; costruzione che è
stata interrotta varie volte, con la Torre che in più si stava inclinando pare all'inizio
verso nord, come dimostrerebbero le correzioni di inclinazione dei primi piani del
Campanile, alla interruzione dei lavori nell'anno 1185.
Probabilmente questo fatto dovuto alla presenza della corrente prevalente di falda
proveniente dal fiume Auser che scorreva in quel tempo, lì vicino oltre le mura urbane
(la pendenza verso il fiume Auser cioè verso nord, della torre S.Maria attualmente in
restauro, all'estremo angolo delle Mura, ne rende testimonianza). In quel tempo furono
scavati vari canali, fin nella palude, usati per trasportare pietre e calce dalle cave del
Monte Pisano alle Mura, come scrive Marangone: cronache del 1156 (Annales).
Questa subsidenza, che è logico pensare influenzata dal peso del Campanile, si è
probabilmente manifestata quando però tale peso era modesto, nella prima fase di
costruzione, che dopo pochi anni fu interrotta per quasi un secolo; certo a causa di
questo evento sfavorevole, che ha prodotto questa depressione, questo avvallamento del
suolo, in cui, a mio modesto parere le caratteristiche fisiche e chimiche del terreno, la
corrente della falda freatica ed il peso della Torre, hanno avuto nel passato un ruolo
determinante e hanno ancora oggi un ruolo significativo. Seguo quest'ordine per il peso,
considerando che le Fondamenta della Torre sono a corona circolare, ad anello, e quindi al
centro, dato che il pavimento è ampiamente a contatto con il terreno libero da carichi,
si sarebbe dovuto produrre altrimenti, un conseguente relativo sollevamento, almeno
parziale, del pavimento rispetto alla pesante struttura cilindrica della Torre campanaria
che è affondata nel terreno.
Pure la variazione di 29 millimetri in 71 anni, nella misurazione sui caposaldi di
livellazione posto sul suolo, di cui uno dalla parte della pendenza della Torre, serviti
al controllo e alla misurazione della inclinazione del Campanile (Palla-Geri 1985), fanno
comprendere analizzandoli e interpretandoli, che anche ai nostri tempi, seppure in misura
modesta, il terreno è soggetto ad una variazione di livello. Questo fatto congiuntamente
allo strapiombo dl circa cinque metri della pendenza della Torre, in una zona, la città
di Pisa, riconosciuta a rischio sismico da molti anni evidenziano che occorre
sollecitamente intervenire in modo adeguato, diminuendo come prima misura l'inclinazione
del Campanile del Duomo.
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