La Torre riaprirà tra un anno?
Se gli scavi andranno bene si' ai visitatori ma in numero limitato
Servizio di
Giovanni Parlato
Tra un anno, se i lavori d'escavazione daranno i risultati previsti, la Torre di Pisa
potrebbe riaprie al pubblico. Gia si parla di accesso limitato, non libero come una volta.
Il Duemila, quindi, potrebbe essere l'anno della tanto attesa riapertura.
Il prof. Michele Jamiolkowsky, tuttavia, è stato molto prudente su questo punto ed ha
tenuto a specificare che non e compito del Comitato per la salvezza della Torre dare il
nulla osta per l'ingresso ai visitatori. "Tutt'al più - ha detto il presidente del
Comitato - possiamo esprimere un parere consultivo". Ma è evidente che se il
Comitato, di cui fanno parte professori di livello mondiale, dovesse dare un parere
favorevole alla riapertura, l'Opera della Primaziale (cui spetta la decisione) potrebbe
optare affinché il celebre monumento torni ad essere meta dei turisti. "Ma non credo
che sarà più possibile un accesso libero - ha affermato il prof. Luca Sampaolesi membro
del Comitato, esprimendo un'opinione personale - .
Non credo che sia più concepibile che la Torre venga presa d'assalto dai turisti, occorre
una limitazione". E' possibile ipotizzare, quindi, che la Torre sarà riaperta, ma ad
un certo numero di visitatori alla volta.
Tuttavia, su questa possibilità legata al buon risultato dei lavori, c'è una grossa
preoccupazione del Comitato. "Attualmente, al Comitato non è stato rinnovato il
mandato che scade alla fine dell'anno - ha detto ai giornalisti, anche europei il prof.
Jamiolkowsk - . Il disegno di legge sulla Torre di Pisa e il nostro ruolo per la sua
salvaguardia è passato in Senato, ma non ancora alla Camera"
Il prefetto, comunque, non ha perso tempo. "La Prefettura di Pisa ha detto
Gianlorenzo Fiore - ha inviato una lettera di sollecitazione sia al presidente del
consiglio, Massimo D'Alema, che al ministro ai Beni Culturali, Giovanna Melandri,
affinché sia data una proroga al Comitato".
L'incontro del prof. Jamiolkowsky con i giornalisti e le autorità si è svolto ieri
mattina al Museo dello Sinopie in occasione dell'inaugurazione della mostra "La Torre
di Pisa. Conoscere il passato progettare il futuro", organizzata con grande
professionalità dall'Opera della Primaziale su progetto dello stesso Comitato.
Il presidente della Primaziale, Ranieri Favilli, ha sottolineato l'importanza della mostra
sulla storia della Torre e le opere che saranno eseguite per renderla stabile nei prossimi
secoli, uno sguardo più verso il futuro che verso il passato. "Da tutto il mondo,
tutti attendono il completamento", ha detto Favilli augurando buon lavoro al
Comitato. A sua volta Michele Jamiolkowsky (che ha ringraziato la Primaziale e il Comune
di Pisa) ha voluto evidenziare l'importanza della mostra che colma un vuoto d'informazione
su quanto fatto finora.
Intanto, ieri è stato installato il secondo cavo della prima bretella che domani dovrebbe
essere messa in tensione. La seconda bretella dovrebbe essere collocata giovedì prossimo.
"Il loro scopo - ha voluto precisare ancora una volta il prof. Jamiolkowsky - non è
quello di sorreggere la Torre, ma di fare in modo che i lavori d'escavazione siano
eseguiti in sicurezza. Solo in caso di un fatto imprevedibile, potrebbero essere realmente
utili. Insomma, è come se una persona avesse già una cintura per i pantaloni, ma vuole
portare le bretelle per maggiore sicurena".
Il 4 gennaio inizieranno le operaziom propedeutiche alla sottoescavazione preliminare che
comincerà a metà gennalo e durerà dalle sei alle otto settimane. Se l'inclinazione
della Torre si ridurrà (si prevedono all'incirca 8 millimetri), si procederà alla
sottoescavazione vera e propria per un arco di tempo fra i sei e gli otto mesi. "Il
graduale scavo - ha continuato il prof. Jamiolkowsky - pensiamo che dovrebbe portare ad un
cedimento del terreno di 20 centimetri con una riduzione dell'inclinazione di almeno 40
centimetri".
Il terreno sarà prelevato con una sonda che perforerà "sotto i piedi" della
Torre facendo dei buchi dal diametro di 15 centimetri. I contrappesi di piombo potrebbero
essere tolti anche prima della fime della sottoescavazione, ma questo è un elemento
ancora di discussione tra i membri del Comitato.
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