L'escavazione sotterranea fu
sperimentata oltre un secolo fa
Dio salvi la Torre
Dall'Inghilterra la cura per il monumento pisano
di Candida Virgone
PISA - Il salvataggio della Torre di Pisa sarà tentato con un intervento che fu
sperimentato per la prima volta in Inghilterra più di un secolo e mezzo fa, evitando il
crollo di un campanile pendente. Alec Skempton, professore dell'Imperial College, ha
scoperto per caso la strabiliante analogia mentre faceva ricerche per una storia
dell'ingegneria civile e si è imbattutto nella figura di James Trubshaw, che nel 1832
utilizzò la pionieristica tecnica della "escavazione sotterranea" per
raddrizzare un campanile alto trenta metri a Wybunbury, un paesino nella contea del
Cheshire.
Il campanile della chiesa di St Chad fu costruito nel quindicesimo secolo sulla collina di
terra sabbiosa e stava inclinandosi in modo pericoloso. Skempton ha comunicato la sua
scoperta ad un collega dell'Imperial College, Johon Burland, membro, come è noto, del
Comitato per la salvaguardia della Torre di Pisa. Proprio ieri la commissione ha dato luce
verde al progetto per raddrizzale di almeno mezzo grado le 14.500 tonnellate della torre
pendente con un metodo molto simile a quello di più di un secolo fa. Il metodo prevede
l'utilizzo di trivelle e sifoni per aspirare 25 centimetri di terreno in eccesso sotto la
parte Nord della torre. "Trubshaw - ha detto Burland al Daily telegraph - ci ha
battuti. E' emozionante trovare che qualcuno ha avuto la stessa idea. Non sono per nulla
seccato". A detta di Burland, che ha propugnato e messo a punto il piano
d'intervento, nel caso di Pisa "ci vorranno almeno due anni per ottenere i risultati
sperati". Il prossimo passo sarà "l'utilizzo di cavi di trazione d'acciaio in
partenza dal terzo piano della torre" La parte finale del'operazione, l'aspirazione
del terreno dovrebbe cominciare "fra sei mesi o un anno al massimo". Burland
farà presto visita al campanile raddrizzato in Inghilterra centrale e si è detto
incoraggito dal successo che il suo predecessore del secolo scorso ebbe con il campanile
in Cheshire.
Complessivamente dovrebbero insomma esser necessari altri due anni di lavoro, come è
stato confermato anche ieri mattina dalla Primaziale dal prof. Michele Jamiolkowskisi,
durante il periodico bilancio del lavoro del Comitato scientifico. Così, con il Giubileo
forse anche la Torre sarà in dirittura d'arrivo ed il nuovo secolo inizierebbe con il
monumento finalmente libero da lavori in corso. Tirando le somme su tempi e costi, se la
strallatura partisse a febbraio, richiederebbe 4 - 5 mesi, altri 2 ce ne vorranno per la
sottoescavazione preliminare ed infine circa un anno e mezzo per la definitiva. Circa due
anni quindi intaccando pienamente il Duemila, per una spesa già fatta di circa 20
miliardi, di fronte ai 27 stanziati, e la perdita di un'altra decina fra pignoramenti e
cadute in perenzione (vale a dire riassorbimenti dal ministero del Tesoro che ha già
impegnato i fondi diversamente).
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