GIORNI DI RIUNIONE DEL COMITATO NELLE
STANZE DELL'OPERA DEL DUOMO
E per la Torre riprendono i lavori
Due miliardi e 400 milioni sono il prezzo della "strallatura": sei mesi per
applicarla
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Ma il professor Jamiolkowski
teme per il futuro: "La legge scade
alla fine dell'anno e va rinnovata
Attendo ancora una risposta da Veltroni"
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Servizio di
Valeria Caldelli
Ancora dieci giorni e intorno alla Torre riprenderanno i lavori, dopo un lungo periodo di
"riposo" dovuto in parte a questioni burocratiche e in parte alla
riorganizzazione del comitato stesso, in seguito all'inserimento di nuovi tecnici.
L'affidamento dell'intervento di strallatura ad una ditta specializzata dovrebbe infatti
avvenire entro la fine del mese e precisamente il 25 marzo. Lo ha annunciato ieri mattina
il professor Michele Jamiolkowski, coordinatore del comitato, nel corso di una conferenza
stampa che è avvenuta al termine di una riunione durata due giorni. "Abbiamo
approvato il progetto definitivo per l'impianto dei due cavi che dovranno sorreggere il
campanile durante i lavori per la sua stabilizzazione", ha detto Jamiolkowski.
"Ma adesso dobbiamo valutare il prezzo che la ditta ci ha chiesto. Si tratta di un
totale di due miliardi e 400 milioni, di cui un miliardo e 600 milioni per i cavi, il 10
per cento di Iva, il 16 per cento di concessioni e 427 milioni di lingotti di piombo che
serviranno a bloccare a terra la strallatura".
Nei prossirni dieci giorni il comitato valuterà se la cifra richiesta è accettabile e
dopo darà il via ai lavori, per i quali sono previste 25 settimane di tempo. E mentre si
pensa a mettere in sicurezza la Torre si continueranno le prove per la sottoescavazione
preliminare, che dureranno tre mesi e verranno cominciate un mese prima della fine della
messa in opera dei cavi aerei, vaIe a dire probabilmente nel mese di luglio, oppure a
settembre.
Il corbitato ha anche discusso del rinforzo strutturale della Torre, il cui progetto sarà
pronto per la prossima riunione del comitato, già fissata per la fine di aprile. A questo
proposito il 19 e 20 novembre si svolgerà a Pisa un convegno sotto l'egida dell'Unesco
proprio per informare gli esperti di restauro dei monumenti e trovare il modo migliore per
intervenire e rafforzare la struttura del campanile, danneggiata da secoli di grandissimi
sforzi dovuti al peso che devono sorreggere. Adesso, dunque, tutto sembra marciare, ma la
meta, pur vicina, non è ancora scontata. Il comitato, infatti, scadrà nuovamente al
termine dell'anno ed è certo che a quel tempo gli interventi non saranno conclusi.
"Il ministro Costa e il vicepresidente del consiglio Veltroni si sono impegnati ad
avviare in tempo il procedimento necessario per prorogare i termini oppure fare una nuova
legge", spiega il professor JamioIkowski. "Purtroppo spesso da questo punto di
vista ci troviamo a scontrarci con un muro di gomma. Comunque già un mese fa ho inviato
una lettera a Veltroni, ricordandogli il problema e gli impegni da lui presi per
risolverlo: Ora aspetto fiducioso una risposta".
Documento finalmente firmato
Ora arrivano i soldi dell'Europa
Salvi i soldi Cee per la Torre. Il professor Michele Jamiolkowski ha firmato ieri mattina
l'ultimo foglio necessario al completamento dell'iter burocratico e ora i finanziamenti
(96 milioni destinati al restauro dei marmi, a cui ne devono essere aggiunti altrettanti
da parte del comitato) potranno essere inviati. "Il progetto era pronto da tempo, ma
io non potevo firmare il modulo senza avere l'autorizzazione della presidenza del
Consiglio, che è arrivata solo in questi giorni", ha spiegato il professor
Jamiolkowski. "Però nessuno ci ha mai detto fino ad oggi che a questi finanziamenti
ne seguiuranno altri, molto più sostanziosi". Da parte del professor Salvatore
Settis, archeologo del comitato, si è assicurato che gli scavi nella piazza non
modificheranno il calendario dei lavori. |