La commissione per la salvezza:
"Presto partiranno le opere di consolidamento"
La Torre non si muove più
Pisa, inclinazione invariata: ha retto ai
lavori
Servizio di
Fabio Demi
La Torre gode di ottima salute, tanto che l'inclinazione è
invariata rispetto a due anni fa. E ora si entra nella fase decisiva dei lavori di
consolidamento. E' cominciata l'operazione-strallatura, al termine della quale la Torre
sarà abbracciata da due cavi d'acciaio (lunghi più di 100 metri) che la terranno come
legata; inoltre, alla fine di settembre, prenderà il via la sottoescavazione (cioè
l'asportazlone di una certa quantità di terreno sotto il lato nord del campanile) con
l'installazione di dieci ancoraggi sotterranei. I lavori, se non ci saranno intoppi, si
concluderanno entro la fine del 1999.
Il Comitato internazionale per la salvezza del celebre campanile ha concluso ieri a Pisa
la sua ennesima riunione. Alla fine il presidente Michele Jamiolkowski ha fatto il punto
della situazione, ribadendo che il Comitato va avanti per la sua strada e prendendo le
distanze dai numerosi <<consigli>> più o meno scientifici che vengono da
tutto il mondo per raddrizzare la Torre.
Proprio ieri Jamiolkowski ha ricevuto un professore giapponese di geotecnica, titolare ai
un brevetto per la stabilizzazione profonda dei terreni. Il Comitato ha ascoltato
attentamente l'esperto nipponico, concludendo che il suo metodo non è applicabile alla
Torre.
C'è poi ancora in ballo quel professore cinese che, a quanto pare, nel suo paese è noto
per avere raddrizzato centinaia e centinaia di torri.
Jamiolkowski è stato contattato tramite un fax dell'Associazione Italia-Cina, ma il
cinese non si è fatto vivo, e nessuno sa dove cercarlo. Infine il presidente del Comitato
liquida con un eloguente "Non ne so nulla" il progetto di quell'altro giapponese
che vuole "raddrizzare" la Torre con un effetto ottico: tramite un'illusione, a
pendere sarebbe il Prato Miracoli, mentre il campanile diventerebbe dritto dritto.
Jamiolkowski parla chiaro: "I problemi della Torre sono complessi. La Torre è come
una vecchietta malata, con almeno 6 o 7 malanni gravi. E queste malattie vanno conosciute
tutte, altrimenti non si sa dove mettere le mani.
Le proposte provenienti da tutto il mondo possono anche fare piacere ma il problema è che
non sono realizzabili: qui non siamo nel paese delle meraviglie, dove si può far crollare
la Torre per poi ricostruirla con un colpo di bacchetta magica. Non esiste una cura
miracolosa: vogliamo evitare che si ripeta con la Torre un altro caso Di Bella. E mi scuso
nel fare questo paragone, con i malati".
Subito dono la conferenza Jamiolkowski ha incontrato il sindaco di Pisa Piero Floriani per
parlare del finanziamento che il Comune (insieme a Provincia e Regione) dovrebbe concedere
per l'organizzazione di un convegno internazionale sulla Torre, da tenersi ai primi del
1999. |