Il piano prevede di riportarla
all'inclinazione che aveva nel Trecento
Torre salva in dieci mesi
Lo promette un ingegnere cinese, sarà a
Pisa lunedì
E' possibile salvare la Torre di Pisa in dieci mesi parola
di Cao Shizhong, ingegnere cinese, in Italia su invito dell'associazione Italia - Cina per
presentare il suo progetto.
"Salvare la torre di Pisa è diventato l'obiettivo della mia vita", ha spiegato
ieri durante una conferenza stampa a Roma. E' dagli anni '60 che Shizhong studia la Torre
di Pisa e, a partire dagli anni '80, ha cominciato a "esercitarsi" su vari
edifici pendenti per provare il suo metodo. L'mgegnere ha così elaborato un "metodo
di raddrizzamento delle antiche torri pendenti", brevetto, che è stato usato con
successo per ben 80 torri ed edifici pendenti in varie parti della Cina.
Una di queste torri, in particolare, detta la "Torre dl Pisa di Shanghai"
presentava caratteristiche del tutto simili alla nostra Torre pendente. Ma, sui
particolari del metodo, che considera infallibile, l'ingegnere non ha voluto anticipare
nulla: gli scambi di opinioni tecniche - ha chiarito - preferisce farli con gli esperti.
Con il presidente del comitato internazionale per la salvaguardia della Torre di Pisa,
Michele Jamiolkowski per esempio, con cui l'ingegnere si incontrerà il 17 di questo mese
per discutere in concreto sulle strategie di intervento.
L'intenzione di Shizong non è quella di raddrizzare del tutto la Torre, ma di riportarla
alla pendenza che aveva nel 1350, di 2,1 metri.
L'obiettivo è quello di ricondurre la pendenza entro i limiti di sicurezza, perché -
assicura l'ingegnere - nelle condizioni attuali, la Torre potrebbe anche crollare da un
momento all'altro.
Per l'architetto i metodi finora adottati non hanno prodotto risultati soddisfacenti
perché non si sono studiate abbastanza le caratteristiche del suolo.
"Per ottenere un effetto duraturo - ha detto - bisogna attuare una correzione
complessiva, che intervenga sul corpo, sul basamento e sulle fondamenta e che diminuisca
la sollecitazione in modo graduale".
Alla base del metodo di Shizhong, che vuol essere globale e risolutivo sarebbe il
principio della filosofia orientale "1'uso della dolcezza (morbido) per vincere la
durezza (rigidità)".
L'associazione internazionale per la salvaguardia delle opere d'arte Artwatch
International, aveva recentemente criticato le varie opere "provvisorie", che
hanno creato soltanto "danni" alla Torre, invocando proprio un intervento
risolutivo.
Per salvare la Torre di Pisa, negli ultimi vent'anni sono stati presentati oltre 500
progetti da tutto il mondo, alcuni molto stravaganti. In attesa di una soluzione
bisognerà accontentarsi delle illusioni ottiche dell'architetto giapponese Mutsuharu
Takahashl, che, nel 2000, grazie a sapienti trucchi e a complessi giochi di specchi,
restituirà l'immagine della torre come era nel Trecento. |