Torre Comitato abbattuto e lavori bloccati. Siamo al dramma


Un altro duro colpo per la Torre. I quattordici "saggi" del comitato sono stati "fucilati" ieri pomeriggio dalla Camera che ha bocciato la conversione in legge del decreto "omnibus" contenente, insieme a mille altri provvedimenti anche l'incarico agli esperti per i lavori al Campanile di Bonanno "E' stata un'imboscata dell'opposizione per motivazioni squisitamente politiche", ha tuonato da Roma il deputato pisano dell'Ulivo Mauro Paissan. "Si sono completamente disinteressati delle gravissime conseguenze che la bocciatura del decreto provoca".
A bloccare il cammino dei lavori per la salvezza della Torre sono stati 248 parlamentari di Polo e Lega, i quali hanno battuto i 241 del centro-sinistra, grazie anche ad 8 astensioni di incerta provenienza. Così la conversione in legge non c'è stata e il decreto è decaduto immediatamente. Tra l'altro la bocciatura ha effetto retroattivo e ciò significa che tutti i lavori svolti negli ultimi tre anni non hanno più una copertura finanziaria. Si tratta di sette miliardi che le ditte reclamano, come aveva annunciato il professor Michele Jamiolkowski presidente del "defunto" comitato appena dieci giorni fa, al termine dell'ultimo incontro degli esperti provenienti da tutto il mondo. Già allora Janiiolkowski aveva previsto un futuro incerto per La Torre, perché da mesi mancava una segreteria amministrativa e perché i finaziamenti stanziati non erano più utilizzabili. Ai lamenti dei tecnici a cui si erano aggiunti quelli del sindaco, il Governo aveva risposto con promesse. Ma ieri la situazione è precipitata e ora il comitato non ha più nemmeno diritto di esistere. Con la conseguenza che i lavori saranno bloccati e chissà quando potranno essere ripresi. E nel frattempo la piazza del Duomo resta deturpata da un cantiere e da una "montagna" di piombi, per il momento intoccabili, pena la sicurezza del monumento. "La torre rimasta vittima di un gioco politico contro la maggioranza", ha detto ancora Paissan. "Il decreto conteneva, infatti, anche la proroga degli sfratti, il finanziamento della ricostruzione in Campania e altre opere pubbliche in varie parti d'Italia. L'imboscata è stata ben organizzata perché di solito il gruppo di Forza Italia è presente in minima parte, mentre oggi (ieri per chi legge; ndr) c'è stata una vera e propria adunata dei loro deputati". Anche il sindaco Floriani appare scoraggiato dopo quest'ultimo "tranello" contro la Torre. "Abbiamo scritto, telefonato, sollecitato. Siamo andati a Roma. Abbiamo chiesto certezze. Poi abbiamo di nuovo scritto, telefonato, sollecitato", dichiara il sindaco "a caldo" subito dopo aver appreso la notizia della bocciatura del decreto. "Ora ci informano che la vicenda Torre si è chiusa nel peggiore dei modi. Che cosa dobbiamo fare? Affidarci forse alla bontà della Madonna?".
Ma poco dopo Floriani ha deciso che ancora una volta era meglio agire da soli senza attendere gli aiuti celesti. E in serata è partito per Roma, dopo aver telefonato alla presidenza del consiglio, riuscendo a farsi dare un appuntamento per questa mattina. "Il fatto è di una gravità inaudita", ha ripetuto. "E' indispensabile che il governo intervenga con provvedimenti eccezionali che riparino immediatamente il guasto prodotto". Mentre Mauro Paissan promette che nei prossimi giorni cercherà di trovare una soluzione, il segretario provinciale del Pds, Marco Filippeschi, oltre a sollecitare le istituzioni locali, si impegna a mobilitare tutte le forze del partito per imporre i provvedimenti sostitutivi necessari".



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