L'Universitą di Pisa
Gia' dall'anno mille, Pisa
mostrava i segni della propria vivacita' culturale nei rapporti
con il mondo islamico e bizantino, ed esprimeva personalita' del
livello di Buscheto, Burgundio e Fibonacci. L'Universita' degli
Studi fu fondata, con bolla papale, nel 1343. Le prime facolta'
attivate furono Teologia, Diritto (canonico e civile) e Medicina.
Le vicende dell'Universita' e della citta', fin da allora, furono
molto legate. Alla conquista fiorentina del XV secolo, ad
esempio, corrispose un decadimento dell'Ateneo. Al contrario, con
l'avvento di Lorenzo de' Medici, ci fu una ripresa dello Studio
pisano, ma la successiva ribellione e l'assedio del 1509
determinarono un vero e proprio smembramento dell'Universita'.
Fu solo piu' tardi, con il Ducato ed il Granducato di Cosimo I,
che l'Ateneo, restaurato e riorganizzato, divenne, per almeno un
secolo, uno straordinario centro di cultura e di didattica per
l'intero continente Europeo: accanto al celeberrimo Galileo
Galilei operarono alcune delle maggiori personalita' del tempo. A
quegli anni risale anche la fondazione del primo orto botanico al
mondo (assieme a quello di Padova) ad opera del botanico Luca
Ghini.
Dopo il fulgore, alcuni decenni di attivita' non molto
significativa, e poi, nella seconda meta' del Settecento, un
rinnovato interesse da parte dei nuovi granduchi Asburgo Lorena
contribui' all'arricchimento dei musei e della biblioteca e vide
la realizzazione della specola astronomica, delle cattedre di
chimica e di fisica e la ripresa dell'insegnamento della
chirurgia.
Nel successivo periodo napoleonico si aggiunsero ulteriori
insegnamenti e fu fondata la Scuola Normale Superiore. Alla prima
meta' dell'Ottocento risalgono anche la creazione di due
"nuove" facolta': Agraria e Veterinaria.
Nel 1848 un battaglione universitario di volontari partecipo'
alla battaglia di Curtatone, l'episodio segna per sempre i
copricapo dell'Ateneo - i tradizionali goliardi - che, a memoria
di quei caduti si presentano, a tutt'oggi, con la punta mozzata.
Da allora l'Universita' pisana mantenne sempre alto il suo nome
con docenti e discenti di grande valore in campo mondiale (va
fiera tra l'altro dei premi Nobel di due suoi laureati, Fermi e
Rubbia).
Negli anni Sessanta vide nascere una nuova Scuola Superiore di
Studi, la S.Anna, e infitti' i rapporti di interscambio con il
Consiglio Nazionale delle Ricerche che, a Pisa, conta
un'insediamento di assoluto prestigio. Gli anni della
contestazione videro gli studenti pisani assai impegnati nel
rinnovamento che percorse le universita' e le societa' di molti
Paesi del mondo, in una indiretta ma inequivocabile conferma di
vitalita' e vivacita'. Dal 1984, l'Universita' - unica in Italia
- gestisce un proprio Palazzo dei Congressi.
Oggi, l'Ateneo si articola in 11 facolta' per complessivi 33
corsi di laurea ed in 44 dipartimenti, conta quasi 42.000
iscritti in una citta' di circa 100.000 ab., con un'utenza che e'
composta principalmente da giovani provenienti dalla costa
occidentale della Toscana e dalla Liguria meridionale, ma anche
da molte altre regioni soprattutto del Sud della Penisola; a
questi si aggiungono alcune centinaia di studenti stranieri,
provenienti dai paesi europei, dagli U.S.A. e da molti paesi
afro-asiatici. La presenza degli studenti e' sempre stata
un'aspetto centrale nella vita a Pisa, fin da quando l'inizio
delle lezioni era annunciato pubblicamente dai rintocchi della
torre del Campano, situata a poca distanza dal palazzo della
Sapienza. La presenza dell'Universita' e dei suoi studenti
costituisce per Pisa un insostituibile elemento di ricchezza,
trainante per l'intera vita cittadina.
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